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L’impegno dell’Università Europea di Roma nella ricerca storica

17 Dicembre 2018

Continua l’impegno dell’Università Europea di Roma nella ricerca storica. Recentemente sono stati pubblicati i volumi Il nemico indomabile. Roma contro i Germani” (Laterza) di Umberto Roberto, Coordinatore del Corso di Scienze della Formazione Primaria e “I crociati in Terrasanta. Una nuova storia (1095-1291)” (Carocci), di Luigi Russo, Vice-Coordinatore dello stesso Corso.

Il libro del Prof. Umberto Roberto affronta il tema della lotta tra Roma e i Germani, sfida epica per la sopravvivenza. Una questione antica che segna una frattura nel cuore dell’Europa attraverso i secoli e che ha dato vita a un mito potente: quello dei Germani ribelli e indomabili, tenaci custodi della loro libertà, capaci di umiliare uno degli imperi più potenti della storia, ostili a una piena integrazione nella civiltà latina. Un mito che evoca una frattura nel cuore dell’Europa, un dissidio che attraversa tutta la nostra storia fino a oggi.

Il libro del Prof. Luigi Russo ha inteso slegare la storia del movimento crociato dalla classica elencazione d’impianto manualistico che sulla base di una vecchia tradizione storiografica individua una serie di spedizioni come “ufficiali” mentre relega al contempo altre (pur importanti) in secondo piano. Lo scopo dell’autore è stato quello di trasmettere ai lettori una visione più ampia e complessa di una storia che interessò i più importanti personaggi dei secoli centrali dell’età medievale, da Federico II a Luigi IX di Francia, da Francesco d’Assisi al condottiero curdo Saladino, una storia’plurale’ delle vicende che portarono nei secoli XII-XIII all’insediamento in Medioriente dei crociati e che meritava di essere del tutto ripensata.

L’Università Europea di Roma, con le pubblicazioni dei suoi docenti di Scienze della Formazione Primaria, vuole continuare l’impegno nella ricerca, per confermare l’importanza della Storia in un momento in cui questa disciplina sembra interessare un numero sempre più ristretto di studenti.

Nell’ultimo decennio, infatti, solo il 3% in media ha optato per la traccia storica all’esame di maturità. Secondo il Prof. Luigi Russo “si tratta di una spia della crescente inadeguatezza dell’insegnamento della disciplina storica nella Scuola Primaria e Secondaria. Gli storici di professione non sono esenti da colpe, visto lo scarso interesse che alcuni di loro hanno dimostrato per la didattica della Storia, disciplina percepita come secondaria o scarsamente degna di attenzione”.

“Proprio per questo motivo – aggiunge il Prof. Umberto Roberto – è urgente che gli studiosi di professione si impegnino con rinnovata energia nel campo della divulgazione storica e nella didattica dell’insegnamento, non disinteressandosi delle dinamiche e dei cambiamenti spesso radicali a cui è andato incontro in questi anni il mondo della Scuola”.

 


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