15 Ottobre, 2020

Un momento indimenticabile nella storia dell’Università Europea di Roma

Tra le esperienze formative liberamente offerte nel percorso dell’Università Europea di Roma ce n’è una che è particolarmente importante: il Mentoring, un accompagnamento personale dedicato allo studente.

Attraverso questa esperienza il progetto formativo dell’Università Europea di Roma mira a consentire a ciascuno studente di fare del proprio percorso un’autentica occasione di crescita e di riflessione scoprendo la propria dimensione personale, per essere poi in grado di superare gli ostacoli del breve, medio e lungo termine.

Ma, soprattutto, che riesca a trasformare un’attività fra le altre in una vera esperienza propria. Non limitandosi a superare difficoltà, ma facendone un’autentica occasione di crescita e riflessione per sviluppare competenze personali che gli permettano di conoscersi e dare il meglio di sé.

“I giovani hanno bisogno di essere rispettati nella loro libertà, ma hanno bisogno anche di essere accompagnati. (…) La comunità svolge un ruolo molto importante nell’accompagnamento dei giovani, ed è la comunità intera che deve sentirsi responsabile di accoglierli, motivarli, incoraggiarli e stimolarli. Ciò implica che i giovani siano guardati con comprensione, stima e affetto, e che non li si giudichi continuamente o si esiga da loro una perfezione che non corrisponde alla loro età”.
Sono parole di Papa Francesco, dall’Esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit. Rappresentano un’autentica ispirazione per il percorso educativo dell’Università Europea di Roma, che non vuole limitarsi all’aspetto accademico, ma propone anche una formazione umana e un’attenzione al servizio degli altri.

Ricordiamo, a questo proposito, una bellissima esperienza che l’Università Europea di Roma ha voluto offrire ai suoi professori, dipendenti e collaboratori per approfondire questi temi. Si è trattato, certamente, di uno dei momenti più belli ed intensi nella storia del nostro giovane ateneo. Un’esperienza di condivisione e di vita comunitaria indimenticabile.

Stiamo parlando del Corso di accompagnamento personale nell’ambito universitario, che si è tenuto dal 24 al 27 giugno 2019 per iniziativa dell’Ufficio di Formazione Integrale.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di conoscere il modello pedagogico di accompagnamento personale dell’Università Francisco de Vitoria, aiutando i partecipanti a comprendere la propria vocazione in ambito universitario.

Si è trattato di una vera esperienza sinodale, che ha visto la partecipazione di professori, dipendenti e studenti. Insieme a loro anche seminaristi, sacerdoti, genitori, insegnanti.

Il corso è stato guidato da quattro docenti dell’Università Francisco de Vitoria: Agustina Jutard Facio-Zeballos, Patricia Castaño Muñoz, Susana García Cardo e Maria José Díaz. Una squadra brillante e affiatatissima, che ha subito conquistato il pubblico presente.

Le relatrici si occupano del master in accompagnamento all’Università Francisco de Vitoria, con risultati notevoli negli atenei della rete.

Sono intervenuti anche Padre Gonzalo Monzón LC, Direttore dell’Ufficio Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma, e Cecilia Bayón, membro del Centro Pastorale.

Tra gli argomenti trattati è stata molto apprezzata la conferenza sul tema dello sguardo. Un invito a guardare gli studenti con amore e spirito d’ascolto, abbandonando ogni pregiudizio.

Non sono mancati i momenti di spiritualità, ispirati dalla lettura del Vangelo, lavori di gruppo ed esercizi sul tema del dialogo.

Sono intervenuti anche quattro studenti dell’Università Europea di Roma, che hanno raccontato la loro esperienza di responsabilità sociale.

Il corso si è concluso con un momento di saluto in cui i partecipanti hanno sintetizzato in una sola parola l’esperienza vissuta nei quattro giorni.

Fra tutte le parole, ce n’è una che rappresenta più di ogni altra il momento vissuto insieme: “comunità”.

Il corso, infatti, ha visto nascere una comunità nuova, fatta di persone pronte a diffondere e seminare ciò che hanno appreso.

Un’altra parola è “gratitudine”. Un ringraziamento sincero a tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione del corso e soprattutto alle quattro relatrici venute dalla Spagna.

Infine un’altra parola è “speranza”. La speranza che l’Università Europea di Roma possa essere, sempre di più, al servizio della persona, per trasformare il mondo con spirito di dialogo, amicizia ed ascolto.

In questo link è possibile vedere un video su questa indimenticabile esperienza:

https://www.youtube.com/watch?v=CKFepzGGUto