16 Ottobre, 2020

La Formazione integrale quale modello pedagogico

Un videomessaggio di Papa Francesco è stato trasmesso nel corso di un incontro internazionale dedicato al mondo accademico.

L’evento, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, si è tenuto alla Pontificia Università Lateranense il 15 ottobre 2020, ed è stato introdotto e moderato da Alessandro Gisotti, vice-direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione.

Il Santo Padre ha proposto a tutte le persone di buona volontà l’adesione al Global Compact on Education, un patto per contribuire insieme ad un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia.

L’Università Europea di Roma e l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum hanno manifestato la loro adesione all’iniziativa e la loro vicinanza a Papa Francesco con questo messaggio firmato dai Rettori dei due atenei, Padre José Enrique Oyarzún, LC e Padre Amador Barrajón Muñoz, LC.

Global Compact on Education 2020

La Formazione integrale quale modello pedagogico

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum & Università Europea di Roma

L’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e l’Università Europea di Roma mirano, in piena sintonia con il “piano educativo” proposto da Papa Francesco, a una Formazione Integrale che tende a ricostruire il patto educativo globale: “…ravvivare l’impegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per un’educazione più aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione…unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna”.

È un invito a “…dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del Pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente”.

Le nostre due Università romane sentono tali compiti etici e spirituali in modo forte e comune: entrambe si misurano con ciò che Papa Francesco vede come un cambiamento epocale che necessita di “un cammino educativo” che non abbandoni nessuno, un “villaggio dell’educazione” dove “tutti” possano essere inclusi.

Si tratta di un modello di formazione permanente che lega lo studio alla vita, che relaziona tra loro le generazioni, le famiglie, le forme del sapere: un’alleanza tra “gli abitanti della Terra”.

Mettere in primo piano la persona quale perno della comprensione della realtà in termini valoriali e cristiani, in una dimensione di “servizio” per la comunità.

Questa visione rispetta le altre persone nella loro individualità e relazionalità e la nostra casa comune, che sta alla base di un modello pedagogico teso a coltivare varie capacità trasversali alle scienze umane.

In poche parole, miriamo all’unità del sapere come interdisciplinarità, in mutuo fruttuoso rapporto reciproco delle scienze, in quanto forme diversamente correlate che integrano le diverse forme di conoscenza umana.

La “Formazione integrale” quale modello pedagogico, ispirato a una visione cristiana, contribuirà al patto globale educativo nella misura in cui stimoli la consapevolezza delle finalità trascendenti che costituiscono la natura umana e il suo libero agire individuale e sociale.

Insieme, ribadiamo e rinnoviamo il nostro impegno a contribuire, con la ricerca, la didattica e il servizio alla società, alla realizzazione di un mondo più giusto, fraterno e umano, dove tutti possiamo veramente vivere la fratellanza e amicizia, e aderiamo pienamente ai valori sociali e pedagogici proposti dal questo Patto Globale Educativo.

José Enrique Oyarzún, LC  

Rettore – Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Amador Barrajón Muñoz, LC

Rettore – Università Europea di Roma