L’Embodied Cognition, o Filosofia del Corpo, è un concetto ideato da una corrente di filosofi, cognitivisti e ricercatori di intelligenza artificiale secondo i quali la natura della mente umana sarebbe ampiamente determinata dalle caratteristiche e dai movimenti del corpo umano.
Secondo questa teoria mente, corpo ambiente e cultura sono connessi tra loro a diversi livelli. Ma è davvero così?
È stato dimostrato come le nostre azioni influenzino la nostra mente in moltissimi settori differenti. In particolar modo la postura che assumiamo sembrerebbe determinare la nostra persona.
Vennero condotti svariati esperimenti in laboratorio nei quali veniva chiesto ad un gruppo di partecipanti di assumere per due minuti una postura “aperta” (ad esempio con le braccia rivolte verso l’esterno e il petto posto all’infuori, oppure con le mani dietro la nuca e le gambe poste sul tavolo), e ad un altro gruppo di assumere una posizione più “chiusa” (ad esempio gambe accavallate, braccia conserte…). Ne risultò che coloro che avevano assunto la postura aperta nei due minuti anteriori erano più propensi a rischiare, erano più creativi, più sicuri di sé e riuscivano ad interagire con più facilità rispetto a coloro che invece avevano assunto la posizione chiusa.
A seguito di alcune ricerche, gli scienziati hanno dimostrato che questi cambiamenti avvengono non solo a livello mentale, ma addirittura a livello ormonale: nel regno umano così come in quello animale, gli individui che hanno la tendenza a dominare, ad essere più potenti e sicuri di sé, hanno un livello di testosterone (ormone della dominanza) alto, e un livello di cortisolo (ormone dello stress) più basso. Tutto il contrario degli individui più introversi ed insicuri, che possiedono un livello di cortisolo più alto rispetto a quello del testosterone.
Riproponendo l’esperimento della postura sopracitato però, si è visto che modificando la propria postura per qualche minuto, si riscontravano modifiche anche a livello ormonale. Di fatto, il livello di testosterone nelle persone che avevano assunto la postura aperta cresceva, mentre diminuiva il livello di cortisolo presente.
Si è giunti così alla conclusione che il “non verbale” governa i nostri sentimenti verso noi stessi e come ci sentiamo rispetto agli altri, e che quindi il nostro corpo cambia la nostra mente.
Questa scoperta al giorno d’oggi viene utilizzata in molti settori: come nella politica, ad esempio, per mostrarsi più potenti e sicuri di sé, così da infondere sicurezza alla gente ed ottenere voti. La tecnica della postura viene utilizzata spesso anche prima dei colloqui di lavoro o degli esami che bisogna affrontare. È stato dimostrato infatti che coloro che utilizzano questa tecnica danno una migliore impressione di sé stessi a coloro che li ascoltano.
La cosa più interessante però è che queste tecniche possono davvero modificare lo stile di vita delle persone. In America veniva usata l’espressione “fake it till you make it!” ovvero “fingi finché non ci riesci”, perché per certi versi l’utilizzo di queste tecniche potrebbe sembrare una sorta di finzione, come se non fossimo realmente noi a svolgere quelle azioni, come se fossimo degli impostori.
A seguito di queste scoperte però, il detto è diventato “fake it till you became it” ovvero “fingi finché non lo diventi”, proprio perché piccole modifiche giornaliere alle nostre abitudini posturali, portano a grandi cambiamenti permanenti nelle nostre vite.
Il nostro corpo cambia la nostra mente, la nostra mente cambia i nostri comportamenti e i nostri comportamenti cambiano i nostri risultati.
Camilla Fiorimanti