di Carlo Climati
Vorrei esprimere la mia solidarietà a Nello Scavo, giornalista di Avvenire, che in questi giorni sta subendo alcune insinuazioni intimidatorie per il suo lavoro giornalistico sul tema delle persone migranti e dei diritti umani.
Papa Francesco, nel Messaggio per la 55ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, ha scritto: “Ogni strumento è utile e prezioso solo se ci spinge ad andare e vedere cose che altrimenti non sapremmo, se mette in rete conoscenze che altrimenti non circolerebbero, se permette incontri che altrimenti non avverrebbero”.
In queste parole bellissime del Santo Padre, secondo me, c’è tutto il senso, la missione, il significato del nostro lavoro di giornalisti. Un lavoro che dovrebbe davvero sforzarsi di condividere informazioni in grado di abbattere confini e muri, scoprire orizzonti nuovi e favorire una cultura di dialogo e di incontro.
Io seguo gli articoli di Nello Scavo con attenzione, perché ritengo il suo lavoro e quello di tutta la redazione di Avvenire un’autentica fonte di ispirazione.
Rappresenta un punto di riferimento importante, che aiuta ad allargare la mente e rivolgere lo sguardo dove a volte non arrivano altri mezzi di comunicazione.
Per questo, e non solo, esprimo tutta la mia solidarietà e gratitudine.
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