8 Giugno, 2021

Pensieri di Donna

Se si consulta il dizionario italiano, sotto la voce “Donna” appaiono una serie di definizioni ben diverse da quelle che invece appaiono sotto la voce “Uomo”. Esse sono seguite da una serie di vezzeggiativi per lo più denigranti.

È proprio dall’etimologia delle parole che possiamo renderci conto di quanto la nostra società sia stata, e continui ad essere tutt’ora, una società prettamente maschilista.

Anche la grammatica italiana stessa fornisce delle conferme a riguardo: basti pensare che molti sostantivi esistono solo nella forma maschile, e che anche per riferirsi ad un singolo bisogna appellarsi a quest’ultimo; o più banalmente, che il genere umano sia comunemente identificato come “l’Uomo”.

Sebbene la nostra realtà si sia di gran lunga sviluppata rispetto agli anni passati, e le condizioni sociali del genere umano siano state ampiamente modificate, il ruolo della donna resta ancora qualcosa di irrisolto e spesso sottovalutato.

Per quanto la società cerchi di camuffarlo, le donne non sono ancora realmente libere ed emancipate, non hanno ancora raggiunto la piena parità e la totale indipendenza, ma il loro destino è ancora quello di “eterne seconde”.

Purtroppo la mentalità di alcune persone, donne o uomini che siano, è ancora quella chiusa e conservatrice di una volta. Si basa, cioè, su un’ideologia retrograda per la quale le donne sono considerate deboli ed inferiori, e secondo cui a tutte spetti lo stesso destino comune, ovvero quello di sposarsi, fare dei figli e condurre una vita coniugale all’insegna della fedeltà e del rispetto per il marito.

Ancora oggi la donna è considerata in molti casi un oggetto, eclissata dalla figura dell’uomo, asservita ad egli per procurargli piacere ed esaudire le sue volontà.

Fin da piccole, le donne vengono costantemente valutate, etichettate e giudicate principalmente in base alla loro bellezza.

Eppure, secondo la Costituzione italiana “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”. Allora perché il rispetto per la donna non sembra toccare così tanto le istituzioni?

Ci sono moltissime donne che lottano ogni giorno per i diritti di tutte noi, dalle quali dovremmo prendere spunto. Una tra tutte è Frida Kahlo, una donna forte, che andò oltre i canoni estetici che imponeva la società, che non aveva paura di trasgredire le regole e di imporsi per far valere le proprie idee. Una donna sicura di sé e delle proprie capacità, che non si fermò davanti ai numerosi ostacoli che la vita le mise davanti e che lottò per veder realizzati i propri sogni. Oltre a questo, riuscì a dimostrare come, a dispetto delle convinzioni sociali, una donna non abbia bisogno per forza di un uomo al suo fianco ma che, al contrario, possa benissimo eguagliarlo o addirittura superarlo da sola, nel lavoro e in qualsiasi altro campo.

Il problema principale della realtà moderna è che sono le donne stesse che purtroppo non riescono ancora a capire che dovrebbero restare unite tra di loro: troppo spesso si leggono, attraverso i social, commenti di offese o di insulti di donne rivolti ad altre donne, messaggi di invidia, di denigrazione o di bullismo.

Ma per far sì che ci siano dei cambiamenti effettivi, che donna e uomo camminino finalmente fianco a fianco piuttosto che l’una a un passo dall’altro, devono essere le donne in primis ad allearsi tra di loro e cessare questo conflitto sterile che non porta a nulla se non ad un ulteriore allontanamento dall’obiettivo da raggiungere, ovvero la completa parità tra generi.

Camilla Fiorimanti