Riprendono le attività di Eccellenza Umana dell’Università Europea di Roma, nell’ambito della Formazione Integrale. Un’opportunità per accompagnare i ragazzi in un cammino alla scoperta di se stessi e per donare autenticità alla propria esistenza.
L’Ufficio Formazione Integrale desidera porgere al Prof. Massimo Marchisio il suo ringraziamento per il costante impegno in tanti anni di collaborazione e dà il benvenuto al Prof. Paolo Scapellato.
Nell’anno accademico 2019 – 2020 il percorso di Eccellenza ha avuto un significato profondo, essendosi svolto nel periodo dell’emergenza sanitaria. La seconda parte si è tenuta in videoconferenza. I giovani l’hanno vissuta come un’occasione di respiro e di apertura verso il mondo in un periodo difficile di isolamento, come un vero punto di riferimento settimanale nel quale affrontare le difficoltà legate al lockdown, scoprendo e potenziando le proprie risorse interiori e relazionali.
Gli incontri sono stati tenuti da tre docenti di Psicologia: i professori Massimo Marchisio, Paolo Musso e Alessandro Spampinato. Ognuno ha toccato il tema della relazionalità da diversi punti di vista: la relazione con noi stessi, il rapporto con gli altri in un piccolo gruppo (ad esempio la famiglia o gli amici) e la relazione nei grandi gruppi.
“Abbiamo cercato di aiutare i giovani a sviluppare relazioni autentiche”, spiega il dott. Giovanni Intra Sidola, responsabile dell’area di Eccellenza dell’Ufficio di Formazione Integrale dell’Università Europea di Roma. “Siamo in un’epoca di grandi comunicazioni. Le nuove tecnologie ci permettono di entrare in contatto facilmente con persone in ogni parte del mondo. Ma qual è la qualità delle nostre relazioni? In quale modo comunichiamo con gli altri? I nostri professori hanno riflettuto con i ragazzi su questi ed altri temi, in un periodo in cui la paura del virus rischia di compromettere seriamente i rapporti con gli altri”.
“La parola Eccellenza, per un giovane che frequenta l’università, non significa semplicemente raggiungere un alto rendimento accademico”, continua Giovanni Intra Sidola. “L’Eccellenza umana è un cammino che può portare lo studente a dare il meglio di sé, una volta scoperti, compresi e accettati i propri limiti e le proprie risorse, i propri difetti e le proprie potenzialità, già espresse o meno, con una grande spinta al superamento dei limiti e al miglioramento delle potenzialità.
La complessità della persona, nonché la sua unicità e irripetibilità, implica che uno studente possa avere gli strumenti per eccellere nell’ambito umano, in quello sociale, in quello spirituale o in quello accademico. Pertanto lo studente deve essere guardato nella totalità della sua persona. Deve essere aiutato a guardare se stesso nel suo insieme, per portare alla luce le sue migliori caratteristiche, in qualsiasi ambito esse risiedano, cercando di confrontarsi con i propri limiti e i propri difetti”.
“Essere eccellenti non vuol dire essere privi di difetti o non conoscere l’esperienza del fallimento”, ricorda Giovanni Intra Sidola. “Non è eccellente chi non sbaglia mai; è eccellente chi si rialza ogni volta dopo aver sbagliato, apprendendo dai propri errori; è eccellente chi non fa del perfezionismo e dell’ansia da performance un criterio assoluto; è eccellente chi raggiunge un buon equilibrio (sempre dinamico) fra le dimensioni della propria vita, non chi è orientato esclusivamente al successo ad ogni costo. È eccellente chi non rinuncia alla propria umanità per raggiungere una sterile e falsa perfezione, in una dimensione non individualistica, ma comunitaria”.