Il nuovo processo di cognizione in forma semplificata e i rapporti con il rito ordinario
Il nuovo procedimento semplificato di cognizione, introdotto dalla Riforma Cartabia con l’obiettivo di semplificare e accelerare le attività giudiziarie, è stato sensibilmente modificato dal
d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 (c.d. decreto correttivo), offrendo nuovi e ulteriori spunti di riflessione, che saranno oggetto del Convegno “Il nuovo processo di cognizione in forma semplificata e i rapporti con il rito ordinario”, che si terrà presso l’Università Europea di Roma UER il prossimo 3 aprile 2025.
L’incontro sarà diviso in due sessioni, la prima maggiormente focalizzata sulle recenti modifiche per meglio capire quali finalità erano perseguite, come è mutato l’ambito di applicabilità del rito semplificato e quale sia il regime che governa adesso il tema (centrale) delle preclusioni.
La seconda sessione, invece, si concentrerà sul coordinamento tra il rito semplificato e il rito ordinario di cognizione che, nella prospettiva della riforma e delle ambivalenti possibilità di conversione del rito, assume rilievo centrale, anche per ben comprendere quali istituti del primo rito possano trovare applicazione nel semplificato e in che modo si distingue la disciplina del “collo di bottiglia”, tradizionalmente rappresentato dalla fase decisoria.
Questioni aperte e a cui le norme che espressamente regolano il procedimento semplificato di cognizione sembrano offrire soluzioni perfettibili.
Per partecipare scrivere a filomena.santagada@unier.it