L’idea di dedicare una serie di esami opzionali al “Diritto della Pubblica Amministrazione” ha come obiettivo quello di approfondire e completare la formazione di future figure professionali per un inserimento di alto profilo nel settore della Pubblica Amministrazione.
Questo indirizzo di studio risponde all’attuale richiesta del mercato del lavoro in Italia che, nei prossimi 5 anni, recluterà oltre 740 mila nuovi occupati nella Pubblica Amministrazione, secondo i dati del rapporto “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2021-2025)” realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL.
Tratto distintivo è l’attenzione per l’evoluzione delle tecniche di innovazione digitale che si sono definitivamente imposte in ogni comparto produttivo e professionale. Una formazione giuridica arricchita da tali specifiche competenze è imprescindibile, in un simile contesto, per figure professionali che intendano operare all’interno della Pubblica Amministrazione.
La necessità di una crescita etica, oltre che culturale ed esperienziale, dei propri funzionari è presupposto fondamentale per tutti gli enti pubblici. Per questa ragione, la formazione accademica dei futuri giuristi non è focalizzata esclusivamente sullo studio delle discipline tecniche ma si concentra al tempo stesso sull’aspetto deontologico delle professioni giuridiche.
In merito all’articolazione della didattica, il focus si compone di cinque insegnamenti opzionali che attribuiscono 6 CFU ciascuno, per un totale di 30 CFU complessivi:
Tali insegnamenti permettono allo studente di acquisire una conoscenza analitica degli ordinamenti giuridici “speciali” quali il diritto dei Beni culturali, dell’Urbanistica e delle normative in materia sanitaria.
Sono fornite altresì le basi concettuali propedeutiche allo studio dei principi fondamentali in tema di contratti pubblici e di atti connessi alle procedure ad evidenza pubblica, con particolare riguardo alla disciplina relativa agli appalti di forniture, servizi e lavori pubblici.
Segue uno studio approfondito della finanza pubblica, dell’amministrazione della spesa pubblica, dei relativi controlli e modelli contrattuali, al fine di acquisire una solida preparazione in materia di Contabilità di Stato.
Le materie suindicate costituiscono il fondamento multi-disciplinare e trasversale per le competenze ordinarie dei futuri pubblici funzionari, ai quali viene richiesto di analizzare criticamente e gestire in modo efficiente i rapporti tra lo Stato e gli enti locali dal punto di vista amministrativo e finanziario.