Il Safeguarding nello sport comprende un insieme, complesso e articolato, di interventi e strategie volte a garantire il benessere e la sicurezza nell’esercizio dell’attività sportiva di tutti i partecipanti, soprattutto minori e adulti vulnerabili.
Si tratta di una priorità politica e giuridica per il legislatore italiano ed internazionale, per il CONI ed il Comitato Internazionale Olimpico, ma rappresenta anche una priorità di natura etica, che coinvolge l’intera Società, quale espressione del fondamentale principio secondo cui tutti hanno il diritto di praticare sport in un ambiente sicuro, rispettoso, positivo ed inclusivo, senza timore di subire danni fisici e/o psicologici.
Ogni politica di Safeguarding deve mirare a prevenire comportamenti inappropriati, abusi, maltrattamenti, e qualsiasi forma di sfruttamento o violenza, anche per garantire l’integrità degli allenatori e delle istituzioni sportive, oltre che rafforzare i valori di rispetto, equità e inclusione.
Nell’affrontare seriamente questo delicato tema è necessario un approccio interdisciplinare, che si fondi su competenze giuridiche, psicologiche e pedagogiche e, sotto il profilo operativo, si impone un coordinamento istituzionale tra le Procure Federali, gli Uffici Safeguarding istituiti presso Federazioni e Associazioni sportive dilettantistiche, la Procura Generale dello Sport, l’Osservatorio per le politiche di Safeguarding, e una rinnovata sinergia tra giustizia sportiva e ordinaria.
Tutti questi aspetti sono al centro del Convegno dal titolo “Sport e Safeguarding. Disciplina, diritti e doveri”, organizzato da CONI, Università Europea di Roma UER, Università degli Studi RomaTre, Università di Roma “Foro Italico”, con il patrocinio di AIAS – Associazione Italiana Avvocati dello Sport.
L’evento si terrà a Roma, presso il Salone d’Onore del CONI, il prossimo 2 dicembre 2024, dalle ore 15.30.
Per partecipare scrivere a: rivistadirittosportivo@coni.it
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