L’AI e le nuove tecnologie si caratterizzano per la capacità di combinare autonomamente dati (ad esempio immagini, parole e suoni) senza bisogno del contributo dell’uomo.
Quanto sopra richiede di verificare sotto il profilo della proprietà intellettuale se si possa considerare l’opera creativa come #creazioneintellettuale propria dell’AI e delle nuove tecnologie.
Sul punto, giova premettere che tali sistemi articolano il loro funzionamento essenzialmente su un software, basato su un codice sorgente, redatto seguendo un linguaggio di programmazione comprensibile all’uomo, da distinguersi da quello della macchina comprensibile esclusivamente ad essa.
Il software, in quanto frutto del lavoro della mente umana, può considerarsi opera dell’ingegno, pertanto è protetto dalla normativa quale espressione del lavoro intellettuale (com. disp art. 1 e 6 legge sul diritto d’autore e 2575 – 2576 c.c.)
Diversamente, in linea puramente teorica, le opere scaturenti dalle capacità #predittive della macchina così come da quelle #computazionali, non potendosi imputare in via immediata e diretta all’attività dell’uomo non potrebbero rientrare nell’alvo delle “opere dell’ingegno” attribuitegli.
Tuttavia, ad oggi, le macchine non pare possano essere considerate quali titolari di diritti, quindi, neanche di quelli riconosciuti nell’ambito della proprietà intellettuale, sicché sarebbe l’uomo – più precisamente – il programmatore, il titolare dei diritti d’autore delle AI-generated invention.
In tal senso, l’algoritmo verrebbe considerato come un progetto del programmatore il quale, al momento della predisposizione del linguaggio di programmazione, avrebbe valutato le attività della macchina e tutte le possibili elaborazioni creative come conseguenza di sviluppi prevedibili dell’algoritmo su cui si basa il funzionamento del software.
In tal caso lo stesso sistema di AI configurerebbe un’opera dell’ingegno espressione del lavoro intellettuale del suo programmatore.
Questi temi verranno approfonditi durante il MASTER IN INTELLIGENZA ARTIFICIALE DIRITTO ED ETICA DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI dell’Università Europea di Roma.