Con gli studi universitari si inizia un percorso che definisce il proprio futuro. Qualunque sia il corso di laurea che si deciderà di seguire è bene che sia una scelta ponderata. UER aiuta, guida e consiglia.
La scelta universitaria è una scelta molto importante e l’errore è sempre dietro l’angolo.
Una cosa però è reagire all’errore considerandolo un disastro da cui nascono recriminazioni, discussioni, accuse, colpe e tanti “te l’avevo detto”; altra cosa è considerarlo per quello che è: un evento normale e da cui si può apprendere e spesso anche “rinascere”, come la famosa Fenice. Sbagliare è infatti umano e fa parte di qualsiasi processo di apprendimento e, quindi, di crescita.
Cosa deve sapere il genitore e cosa è possibile fare
I dubbi tipici delle giovani matricole sono:
Accade frequentemente che, a corso di laurea iniziato, dopo aver seguito alcune lezioni o provato ad affrontare il primo esame, le matricole si facciano prendere da scoramento e indecisione, fino al fatidico “ripensamento”.
Frequentemente quanto? Uno studio della Commissione Europea a fine 2017 ha rivelato che il tasso medio di completamento del percorso universitario in Unione Europea si attesterebbe intorno al 39%. Quindi il 61% degli studenti universitari in Europa perde la strada: cambia corso di laurea, abbandona, rallenta, inizia a lavorare, ecc.
A questo punto, è utile sapere che:
Il primo anno di qualsiasi corso di laurea, in qualsiasi ateneo, è notoriamente il più difficile:
È normale quindi incappare in esami considerati “scoglio”: diritto privato, matematica, contabilità, ecc.
Normalmente accade che la matricola segua le prime lezione, senta di non capire granchè e molli le lezioni. La soluzione è invece esattamente opposta e cioè insistere: continuare a frequentare le lezioni spesso consente di acquisire il linguaggio della materia, di studiare con gli altri e confrontarsi, sentirsi anche meno soli. Soprattutto suggeriamo di:
Quindi, se, ascoltando i vostri figli, li sentirete in difficoltà, da una parte, potete avvalervi di quanto suggerito, ma, in un’ottica di crescita e di autonomia, che vuol dire anche responsabilità delle proprie scelte, fate “un passo indietro” e lasciate che vivano in prima persona, affrontandoli, i problemi e le conseguenze delle loro scelte. .
Per le matricole che decidono fermamente di voler cambiare corso di laurea, a voi genitori consigliamo di far proseguire le lezioni e gli studi dell’anno accademico in corso e provare comunque a sostenere uno o più esami. Questo perché durante il primo anno sono previste materie spesso in comune tra corsi di laurea della stessa area.
Ad es. Economia e Giurisprudenza hanno almeno 3 esami in comune. Ingegneria e Fisica hanno almeno due esami simili. Psicologia e Scienza della Formazione Primaria hanno almeno 2 o 3 materie in comune. Questo implica che il “trasferimento” ad altro corso di laurea è non solo possibile, ma anche fattibile e che si può ripartire con qualche esame già fatto.
Perdere un anno di studi per una scelta sbagliata, come vedete, non è la fine del mondo e soprattutto non è un anno “perso”. Se vogliamo possiamo anche considerarlo un anno investito per capire meglio i propri obiettivi. L’importante è pensare al futuro, con nuovo slancio e nuova motivazione.
Come genitori non si dovrebbe mai dimenticare quanto sia difficile, soprattutto per un figlio, dire: “Ho sbagliato” e chiedere aiuto, e proprio a Voi genitori. Premiate questa assunzione di responsabilità e accompagnate i vostri figli nel superamento di questa difficoltà.
Ribadiamo quindi un concetto importante: gli adolescenti vanno responsabilizzati. Devono essere liberi di fare le loro scelte, ma devono anche imparare a viverne le conseguenze, senza proteggerli ulteriormente. Come genitori, dovete sostenerli nelle scelte, aiutarli nei momenti di crisi, ma anche credere in loro, lasciando che siano le loro gambe ad affrontare il peso di una loro scelta, seppur sbagliata.
L’Università Europea di Roma come affronta questo genere di eventi?
Quante volte, all’Ufficio Orientamento in Università Europea di Roma sono arrivati studenti affranti e stanchi, che avevano tentato in ogni modo di superare esami reputati impossibili e corsi di laurea mai piaciuti, ma a cui ci si era iscritti “…pur di non sentire i miei”.
Questi studenti vengono accolti, guidati nel processo di ammissione, sostenuti nell’inserimento nel nuovo corso di studi e in aula, per rendere il trasferimento una difficoltà momentanea e premiare la forza di volontà, riconoscendo che hanno imparato dall’esperienza.
Il Servizio di Orientamento in itinere UER si avvale di esperti professionisti e accompagna i nostri studenti durante tutto il percorso di studi con attività di:
Il nostro obiettivo è vedere gli studenti “riprendere vita” e, con una marcia in più, recuperare il tempo perduto e laurearsi con soddisfazione!