L’obiettivo principale del Corso di Studi Magistrale in Management della Transizione Digitale è quello di avviare gli studenti ai percorsi professionali che permettono di ricoprire ruoli tecnici e manageriali di alto profilo, in particolare, nei seguenti ambiti tra i più richiesti dal mercato del lavoro trasversalmente ai diversi settori di industria – imprese, pubbliche amministrazioni, realtà del terzo settore, startup.
- Project management
Per la progettazione delle iniziative di innovazione e la gestione dei progetti da realizzare nel percorso di trasformazione digitale di una organizzazione
- Innovation management
Nei contesti organizzativi in cui sono state definite strutture dedicate alla attivazione di processi di innovazione
- Information Technology management
In particolare per le attività di monitoraggio, amministrazione e interfaccia con gli utenti dei sistemi informativi di una organizzazione
- Data protection management
Nel contesto della definizione delle policy aziendali e della gestione dei processi di protezione dei dati e della privacy
- Data management
Per la progettazione delle procedure di gestione dei dati e delle responsabilità conseguenti alle proprietà di accesso, modifica, integrità e recovery
- Business transformation management
Nel contesto dei processi di trasformazione del modello di business e/o dei servizi, dell’organizzazione, dei processi di lavoro e del percorso di digitalizzazione di una organizzazione
- Corporate identity management
In particolare per quanto riguarda le strategie di gestione e di comunicazione all’interno e all’esterno dell’organizzazione della sua identità in termini di vision, mission e value proposition
- Digital organization management
Per la ridefinizione di nuove modalità organizzative e di processi di lavoro nativi digitali in ottica di piena valorizzazione delle opportunità offerte dalla tecnologie dell’informazione per migliorare il funzionamento di una organizzazione
- Human Resource management
Nei processi di valorizzazione del capitale umano di una organizzazione e di sviluppo delle competenze necessarie a gestire la sua trasformazione digitale
- Financial management
Per l’individuazione e l’utilizzo di nuovi canali/forme di finanziamento adatti a sostenere il percorso di innovazione di una organizzazione su una solida base di risorse economiche disponibili
- Relationship management
Per l’identificazione e l’attivazione delle migliori forme di partnership da attivare con clienti/utenti e fornitori nel percorso di trasformazione dei modelli di business e dei servizi di una organizzazione
Sebbene il Corso di Studi Magistrale in Management della Transizione Digitale prepari a ricoprire differenti ruoli all’interno di imprese e organizzazioni, gli sbocchi occupazionali sono particolarmente in linea con i seguenti profili professionali, attualmente molto richiesti dal mercato del lavoro.
Esperto della transizione digitale
Partecipa allo sviluppo del percorso di transizione digitale all’interno dell’organizzazione in cui opera, fornendo supporto alle strutture coinvolte per la definizione di nuovi modelli di business e/o di servizio, soluzioni organizzative, nuovi processi di lavoro, utilizzo delle tecnologie abilitanti.
Si occupa delle attività di sviluppo delle iniziative innovative: dalla analisi delle esigenze degli utenti alla definizione degli obiettivi fino alla progettazione e realizzazione delle soluzioni individuate.
Competenze associate alla funzione:
- Capacità di analizzare o individuare le esigenze di clienti/utenti: studi di fattibilità, individuazione degli strumenti più idonei, analisi dei problemi aziendali, definizione dei requisiti utente.
- Capacità di dialogare efficacemente con le strutture tecniche coinvolte nel percorso di transizione digitale.
- Capacità di progettare e seguire la realizzazione degli interventi.
- Capacità di fare formazione/informazione al personale o agli utenti finali.
- Capacità di redigere o presentare rapporti e stati di avanzamento dei progetti.
- Conoscenza dei principi e delle procedure per fornire servizi ai clienti e alle persone; valutazione dei bisogni del cliente, il raggiungimento degli standard di qualità e la valutazione della soddisfazione della clientela.
- Conoscenza delle procedure amministrative e d’ufficio, dei programmi di collaborazione applicativa, delle tecniche di gestione di archivi e di basi di dati.
- Conoscenza dei principi e dei metodi che regolano l’impresa e la sua gestione relativi alla pianificazione strategica, all’allocazione delle risorse umane, finanziarie e materiali, al coordinamento delle persone e delle risorse.
Sbocchi occupazionali:
Grandi aziende, piccole e medie imprese, startup e pubblica amministrazione.
Esperto in gestione digitale di risorse culturali
Questa figura professionale gestisce progetti di valorizzazione del patrimonio culturale. Utilizza metodologie di progettazione e design di servizi e applica le più innovative tecnologie informatiche quali, ad esempio, realtà aumentata e tecnologie visuali interattive, big data e social media mining, intelligenza artificiale applicata ai beni culturali, comunicazione multicanale, didattica interattiva. Si occupa della organizzazione della conoscenza del patrimonio culturale utilizzando gli strumenti web per reperirla e rappresentarla.
Competenze associate alla funzione:
- Capacità di governare il ciclo di vita delle risorse culturali.
- Capacità di progettare e realizzare soluzioni per la valorizzazione del patrimonio culturale.
- Capacità di utilizzare gli strumenti per la gestione di dati.
- Capacità di gestire il patrimonio conoscitivo ed organizzare adeguatamente la conoscenza di una organizzazione.
- Conoscenza di soluzioni nel campo dell’editoria digitale.
- Conoscenza di applicazioni informatiche per la gestione digitale di risorse culturali.
- Conoscenza di soluzioni avanzate per la rappresentazione e l’organizzazione del patrimonio conoscitivo proveniente da dati e documenti di organizzazioni, aziende, enti, istituzioni pubbliche e private.
Sbocchi occupazionali:
Aziende ed enti che operano nel settore dei beni culturali.
Aziende e pubbliche amministrazioni che hanno necessità di gestire un patrimonio conoscitivo di oggetti culturali.