La comunicazione è parte del processo di ricerca scientifica.
Raccogliere dati, organizzarli e condividerli nei gruppi di ricerca e diffonderli all’interno della comunità scientifica sono i primi passaggi per la verifica delle ipotesi e dei risultati. Quando l’oggetto della ricerca è l’Heritage, la comunicazione si apre al pubblico più ampio. Si basa sulle ICT, include forme visive di narrazione, percorsi di visita, progetti di valorizzazione, storytelling. Si allarga alla fruizione e alle possibilità offerte dal turismo. Questo implica alcuni problemi di metodo, ma apre anche prospettive diverse e richiede un impegno innovativo. Ecco perché una riflessione critica su forme e modi della comunicazione è quanto mai necessaria in una fase di profondi cambiamenti come quella che stiamo vivendo.
Si confrontano ricercatori, progettisti europei, ideatori di piani di comunicazione dell’Heritage, presentando case studies ed esperienze sul campo.
Il meeting è organizzato dal CeSHeT-Centro Studi Heritage e Territorio dell’Università Europea di Roma all’interno della COST Action 18110 – Underground Built Heritage as catalyzer for Community Value.
E’ rivolto a ricercatori, decision makers, operatori della comunicazione e del turismo, dottorandi, studenti.
Il meeting si apre con i saluti istituzionali del Prof. Alberto Gambino – Pro Rettore Vicario Università Europea di Roma.
Intervengono: Renata Salvarani, ordinario di Storia del Cristianesimo e direttore del CeSHeT; Giuseppe Pace del CNR – Istituto di Studi sul Mediterraneo, chair della COST Action Underground4Value; Ludovica Malknecht, sociologa dell’Università Europea di Roma; Pinar Karagoz, professoressa al METU – Computer Engineering Department, Ankara; Anthony Cassar della University of Malta; Gianluca Casagrande, direttore del GREAL dell’Università Europea di Roma e Roberta Rodelli; Paolo Pietro Giannetti della Storia degli storici.
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